lunedì 1 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - Da Bassano del Grappa l'Ass. Amici del Nostrano del Brenta

 



 





La leggenda del Nostrano del Brenta raccontata a Milano presso la sede della Commissione Europea #amicidelnostranodelbrenta #nostrano #nostranodelbrenta #iosononostrano #illussodiavereunastoria #storia #tradizione #story #traditional #tabacco #tobacco #sigaro #cigar #fattoamano #handmade #cigarlifestyle #cigarsmoker #cigaraficionado #doge #casanova #ducale #veneto #europa #parlamentoeuropeo #europe #valbrenta #bassanodelgrappa by @malcolm.bello74




L'Alta Via del Tabacco

L’Alta Via del Tabacco è un contenitore culturale che si sviluppa su di sistema sentieristico che attraversa, per oltre 35 km e 2000 m complessivi di dislivello, la mezzacosta del versante orientale dell’Altopiano dei Sette Comuni, connettendo località ricche di interesse naturale e storico, le memorie dell’epoca del tabacco, le vie del contrabbando, i manufatti e le tracce di diverse epoche storiche. Il percorso può essere considerato un connettore di luoghi e sentieri che si sviluppa lungo la valle del Brenta e collega, nello spirito dell’ecomouseo, le più significative testimonianze storiche e naturalistiche della valle, percorrendo le vie dei contrabbandieri, attraversando i terrazzamenti del tabacco, immergendosi nelle faggete e tra le radure fiorite della destra Brenta, in dialogo con quanto raccolto nei locali musei. Il percorso parte dal Ponte Vecchio di Bassano del Grappa e si estende fino a nord di Valbrenta e con percorsi facili o impegnativi tra cui poter scegliere.



sabato 16 settembre 2023

Le Vie della Pizza - DENIS MILANO 34ª AL MONDO PER 50 TOP PIZZA. UN SALTO DI 14 POSIZIONI PER IL PIZZAIOLO DI MONTAGNA


La presentazione della nota guida a Napoli per le migliori pizzerie di tutto il mondo premia Denis Lovatel, che dalla posizione 48 ottenuta nel 2022 passa alla 34, valorizzando così il suo impegno per portare la pizza croccante anche fuori Italia
 
 
Mercoledì 13 settembre, nella città natale della pizza, Napoli, si è tenuta la presentazione di 50 Top Pizza Mondo, appuntamento annuale che premia le migliori pizzerie del ricco panorama mondiale.
 
Dopo le soddisfazioni ottenute alla presentazione della guida italiana: la 17ª posizione e il riconoscimento “Forno Verde” unico in tutta la Lombardia, Denis conquista un nuovo traguardo dando prova di quanto il suo locale a Milano, aperto solo a giugno 2022, stia diventando un riferimento per il capoluogo lombardo e non solo: la 34ª posizione nella classifica mondiale.
 
Il pizzaiolo di montagna, maestro della pizza croccante, fa quindi un balzo di ben 14 gradini rispetto al 2022, quando nella Guida online di Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere si era posizionato 48°. Una conquista importante che valorizza ancor di più l’impegno del pizzaiolo veneto, mai fermo e sempre pronto a stupire con sorprese e nuove iniziative.
 
 
Questo è il risultato di un lavoro di gruppo graduale. Quel che mi rende più entusiasta è aver visto, dall’apertura, quanto i ragazzi siano riusciti a sposare la mia filosofia, quella del marchio Denis, di “Da Ezio”, dove tutto è iniziato. Questo balzo di 14 posizioni non è dovuto solo al prodotto che offriamo, che abbiamo comunque migliorato durante l’anno, dopo aver imparato anche a capire i gusti di una città come Milano, esigente e internazionale. Questo salto è anche e soprattutto merito del bel lavoro fatto sul servizio di sala, fondamentale per la percezione della qualità che vogliamo offrire”, ha dichiarato Denis Lovatel.

A sostegno di questo risultato e del lavoro interno, Denis Lovatel ripensa a quanto è stato fatto: “Aver insegnato ai miei ragazzi a lavorare sullo spreco, a come ottimizzare gli spazi, a come collaborare e creare un feeling con i colleghi. Una grande famiglia, nata anche da momenti di condivisione e team building”.
 
Denis Lovatel e la pizza di montagna
Il principio dietro le creazioni di Denis Lovatel è sempre la montagna, che si ritrova nelle materie prime utilizzate per le farciture ma anche nello speciale impasto “crunch”, realizzato con erbe spontanee ed acqua di sorgente.
 
Partendo dalla pizzeria di famiglia Da Ezio, ad Alano di Piave (Bl) e passando per quella nel capoluogo meneghino, Denis Lovatel porta avanti la sua filosofia incline alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente partecipando ad eventi gastronomici internazionali e facendo conoscere la sua pizza di montagna nel mondo.
 
Con ottobre alle porte, Denis si prepara inoltre ad una nuova avventura… Stay tuned!

sabato 25 maggio 2019

Si è conclusa la campagna di sostegno a stavoltavoto.eu



Borghi d’Europa aveva presentato a Milano nell’Ufficio di informazione del Parlamento
Europeo il progetto dei 10 Percorsi Internazionali, annunciando anche l’adesione
e il sostegno alla campagna stavoltavoto.eu

Nel corso dell’incontro, era stata anche presentata la campagna dell’Unione Europea per invitare i cittadini a partecipare alle elezioni del 26 maggio prossimo: “In vista di questa data, aveva spiegato Stefania Bertolini, responsabile della campagna per l’Italia, invitiamo chi è convinto dell’importanza del voto a combattere l’astensionismo. Iscrivendosi al sito Stavoltavoto.eu si potrà offrire il proprio contributo, organizzando o prendendo parte a eventi, iniziative di informazione e attività online. Già migliaia di elettori hanno aderito alla piattaforma sulla quale è possibile inserire i temi ai quali si tiene di più e dare disponibilità secondo i propri impegni e desideri”.

Borghi d’Europa ha concretizzato l’impegno con una intensa campagna di informazione,
con oltre 400 servizi informativi pubblicati, in meno di 20 giorni.

Abbiamo abbinato- commenta Renzo Lupatin, presidente di Borghi d’Europa-, la campagna di comunicazione sui 40 Borghi scelti nel corso dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale con la campagna di stavoltavoto.eu. “

Se le iniziative del 2018 hanno avuto successo e sono state così numerose, lo si deve indubbiamente alla realtà europea. Borghi d’Europa ha deciso così di legare la campagna d’informazione all’invito ai cittadini di partecipare al voto di maggio. L’adesione alle iniziative di Stavoltavoto.eu ( in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano), si è saldata così al progetto del 2018, per valorizzare e far conoscere il nostro patrimonio culturale.

La rassegna stampa riguarda tutte le regioni italiane.


lunedì 3 luglio 2017

Jambon Day - Una giornata alla scoperta del Re dei Crudi



Saint-Rhémy-En-Bosses

Borgo di Saint-Rhémy
  • domenica 09 luglio 2017




Nel magnifico e suggestivo borgo di Saint-Rhemy un’intera giornata dedicata al “re dei crudi”.
Gli attenti gourmet e i buongustai potranno visitare lo stabilimento di produzione dello Jambon, potranno conoscere i segreti, assistere a delle degustazioni guidate, acquistare e assaggiare il Vda Jambon de Bosses DOP ed infine potranno scoprire i vini e i prodotti valdostani. Il Jambon Day sarà anche un’opportunità per scoprire abbinamenti e sapori da coniugare con il gusto speciale del Jambon de Bosses DOP.
Le cosce di suino, attentamente scelte, vengono preparate e lavorate per diventare “Jambon”. Le cosce vengono massaggiate per far fuoriuscire residui di sangue e siero, poi salate a secco con sale marino, pepe macinato, spezie e un miscuglio di erbe autoctone, sono poi tenute a temperatura controllata, lasciando “lavorare” il sale per 20 giorni.
Dopo il lavaggio e l’asciugatura vengono poste nelle camere di stagionatura, dopo di che si procede con la sugnatura e si completa la stagionatura. Un processo di lavorazione artigianale lungo e prezioso perché racchiude il sapere della tradizione di un intero villaggio. La stagionatura si protrae tra i 12 e i 24 mesi in presenza dei fieni del territorio in un luogo fresco e ventilato in grado di riprodurre l’ambiente tipico dei “rascard”.
Il Re dei crudi in tavola
Lo Chef valdostano Paolo Bertholier vi guida in un pranzo degustazione unico nel panorama enogastronomico prenotazione obbligatoria con posti limitati ai numeri 329.5681315 o 333.6508759
L’Associazione Borghi d’Europa ha inserito la Pro Loco Sain-Rhémy-en-Bosses nei progetti d’informazione della rete internazionale.

Contatti

Pro Loco Saint-Rhémy-en-Bosses
11010 SAINT RHEMY EN BOSSES (AO)
  • Telefono:
  • (+39) 333.6508759



Saint-Rhémy è il villaggio più importante della conca situata nell'alta valle del Gran San Bernardo e chiamata Bosses, a circa 20 chilometri a nord-est da Aosta.

Storia

Il borgo di Saint-Rhémy
La funzione di centro abitato più vicino al colle sul versante alpino meridionale ha caratterizzato Saint-Rhémy nei secoli. Il toponimo latino è Endracinum: in epoca romana sul posto sorgeva un importante mansio a controllo della strada, mentre la villa del dominus Baucius sorgeva poco distante dall'arteria, sulla collina.
Subì le invasioni degli Unni, dei Burgundi, dei Longobardi, dei Carolingi e dei Saraceni, passando di mano in mano tra il VI al X secolo. Secondo la tradizione, durante la dominazione burgunda il re Gontrano, di passaggio per la valle, si fece battezzare da San Remigio arcivescovo di Reims nel 496 d.C., dando quindi il nome al paese.
Saint-Rhémy-en-Bosses è citata nel resoconto dell'itinerario di Sigerico di Canterbury che, attorno al 990 si recò a Roma per ricevere dalle mani del Pontefice Giovanni XV il Pallio; tale percorso nei secoli successivi sarebbe stato chiamato Via Francigena. In particolare la località ne rappresentava la XLVIII tappa (submansio), e fu definita dall'Arcivescovo di Canterbury Sce Remei. Egli vi soggiornò prima di oltrepassare il Colle del Gran San Bernardo.



Monumenti e luoghi d'interesse

  • La settecentesca chiesa di San Lorenzo, nella frazione di Saint-Rhémy
  • L'ottocentesca chiesa di Saint-Léonard, nell'omonima frazione (capoluogo)
  • Accanto alla Chiesa di Saint-Léonard sorge il Castello di Bosses, castello di tipo monoblocco del XIV-XV secolo.
  • In località Les Maisons, si trova la casaforte di Chevillien o Chez-Vuillien, che ben conserva una torre cilindrica e una caditoia sul lato est.
  • Degno di nota l'antico lavatoio in pietra, con lo stemma dei conti Savin de Bosses.
  • Da Saint-Rhémy si può raggiungere il Rifugio Frassati.
  • D'estate, si può visitare l'allevamento dei cani di San Bernardo, nei pressi dell'Ospizio di San Bernardo.
  • Da Saint-Rhémy si raggiungono con un sentiero le opere del Vallo Alpino; un altro sentiero da Saint-Rhémy porta alla Batteria di Plan Puitz








mercoledì 6 maggio 2015

Andy il Fornaio a Pez di Cesiomaggiore : partner d'informazione di Comunicare per Esistere 2015



La prima settimana di maggio, in concomitanza con Expo 2015, è iniziato il percorso di Comunicare per Esistere 2015, lo speciale progetto dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e dell'Associazione l'Altratavola.
Nella conferenza stampa promossa dalla rivista Il Gusto Italiano Magazine a Pieve di Soligo con la redazione della trasmissione televisiva L'Italia del gusto, sono state annunciate le iniziative che riguardano La Montagna dell'Informazione, il circuito dei borghi di montagna.
Partner del progetto europeo è il Panificio Andy di Pez di Cesiomaggiore.
Mauro Zanella, con la moglie Cinzia, il figlio Andy e i suoi collaboratori, sfornano ogni giorno il buon pane di montagna, che li ha fatti conoscere anche al di fuori dei confini della provincia di Belluno.
La fantasia e la creatività si uniscono qui all'attenzione quasi maniacale per la pulizia e alla disponibilità culturale verso i prodotti del territorio, prima fra tutti la farina di mais sponcio.
Nel settore dei dolci da forno tradizione e innovazione riescono qui a sposarsi felicemente, in una gamma di proposte ampia e qualificata.

Il Panificio Andy si trova a Pez, frazione di Cesiomaggiore situata a ridosso di un promontorio sul Piave, a sud del capoluogo. Sede parrocchiale, è dotata di una scuola dell'infanzia statale. Al centro del paese vi è un ampio piazzale con la chiesa dedicata ai santi Pietro e Rocco, poco distante dal centro frazionale la bella chiesa seicentesca detta "della Madonnetta". L'interessante chiesa del Priorato di San Gabriele è stata purtroppo demolita negli anni ottanta dell'ottocento perchè diroccata e inutilizzata.

sabato 2 maggio 2015

Il Panificio Dal Pont di Roe di Sedico a Laboratorio Europa



Quando abbiamo saputo che il Panificio Dal Pont di Roe di Sedico era ed è un'isola tutta al femminile, non abbiamo esitato ad inserirlo nel carnet delle nostre visite gustose.
Rosi e Vania hanno deciso, con grande semplicità, di continuare una storia iniziata dal bisnonno Enrico, portata avanti da nonno Riccardo e consegnata loro da papà Lionello e mamma Valeria.
Una attività ultracentenaria, che ha sempre raccontato una storia di sacrifici e passione.
“ Oggi – osservano Rosi e Vania-, riusciamo a produrre circa 3000 panini, in diverse tipologie, così da poter proporre una nostra personalissima carta del pane quotidiana. In tutte le fasi della lavorazione abbiamo cercato di conciliare tradizione e innovazione, così da poter rispondere adeguatamente alle nuove abitudini alimentari”.
In incognito, senza tanti clamori, i giornalisti della rete dei borghi europei del gusto hanno acquistato il pane Da Pont presso il supermercato macelleria Roldo di Sedico e lo hanno accompagnato con una robusta degustazione di salumi casarecci.
Il pane è semplicemente buono.
Ecco allora che il sogno che Rosi e Vania hanno affidato alle pagine del magazine di ConfCommercioBelluno , è senz'altro giusto e legittimo : “ Il sogno è che la nostra attività possa continuare. I nostri figli stanno studiando ma sarebbe bello che un giorno potessero continuare a scrivere questa nostra centenaria storia”.




venerdì 24 aprile 2015

Gianni Pellegrinet, ovvero l'arte del fornaio con umiltà e competenza - La partecipazione a Comunicare per Esistere 2015,Laboratorio Europa a Susegana

Gianni Pellegrinet ha iniziato il suo percorso professionale nel settore della panificazione nel 1987, dopo aver imparato l'arte alle dipendenze di un altro artigiano.
Ciò che lo ha spinto ad intraprendere una strada segnata dall'autonomia imprenditoriale, è stato sicuramente quello spirito di laboriosità e di orgoglio personale, che caratterizzavano i giovani di
un 'Italia in pieno sviluppo.
“Grazie a internet, grazie alla più diffusa disponibilità di informazioni, grazie alla globalizzazione delle culture e alla velocità di comunicazione stiamo assistendo a una veloce crescita culturale e professionale del consumatore, a una sua evoluzione. Stiamo passando, in pratica, dal consumatore che compra, mangia, utilizza e ama quello che gli viene detto (e imposto) di comprare, mangiare, utilizzare e amare, a un consumatore consapevole, fiero della propria identità, che sempre di più capisce, conosce, pensa e – quindi – vuole dire la sua. Questi mutamenti non mi hanno preoccupato per nulla. La voglia e la passione per questo mestiere antico, mi spingono a ricercare sempre il meglio, dalla scelta delle farine in poi”.
Il pane è un prodotto alimentare, anzi, il prodotto alimentare per eccellenza e quindi deve necessariamente essere buono.
Il suo sapore deve ricordare il sapore del cereale, del grano, del forno, del sole.
Così come il suo profumo, deve essere intenso, diffondersi per tutta la strada nel ritorno verso casa, deve farci vivere l’emozione del mangiare e dell’assaggiare.

Così Gianni ha iniziato a previlegiare la pasta madre.
La pasta madre, chiamata anche lievito acido, pasta acida, lievito madre e lievito naturale, è un impasto di farina e acqua acidificato da un complesso di lieviti e batteri lattici che sono in grado di attivare la fermentazione.
Attualmente riscoperto dai panificatori alla ricerca di sapori tradizionali, l'utilizzo della pasta madre è indispensabile nella preparazione di dolci come panettone, colomba pasquale e pandoro e per particolari tipi di pane.
L’uso della pasta madre, tornato recentemente in auge per la maggior attenzione verso il “naturale”, rispetto all'uso del comune lievito di birra, comporta vantaggi legati alla conservabilità e al profilo nutrizionale del prodotto che ne deriva.
Il lievitato madre, che si può presentare sotto forma liquida o solida, risulta innanzitutto maggiormente durevole e stabile a causa della marcata acidità che inibisce lo sviluppo di muffe, dell’azione enzimatica (pullulanasi) che rallenta la riaggregazione degli amidi (raffermamento) e della produzione di esapolisaccaridi (destrano, levano ecc.) da parte di alcuni batteri lattici.
Dal punto di vista nutrizionale è bene sottolineare che l’uso della pasta madre comporta una maggiore digeribilità dovuta alla lunga fermentazione e all’azione batterica, una riduzione dell’indice glicemico e una minore sensibilità verso alcune sostanze (glutine, lieviti).

Gianni Pellegrinet esprime il suo talento anche nella produzione di dolci da forno ed ha iniziato, da qualche tempo, anche la produzione di pasticceria tradizionale.

“ Investo continuamente in conoscenza e tecnologie.Proprio in questo periodo ci stiamo attrezzando con forni a pellets, al fine di favorire sempre di più le cotture naturali:”